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Governo e Faraoni (Bianca, Arianna e Beatrice)

 

Faraoni famosi

Il re era non solo l’uomo più importante e potente in Egitto, ma la sua figura era divinizzata.
Anche la moglie del faraone era considerata una divinità, ma di solito le veniva attribuito il titolo di “grande sposa reale” e solo raramente le donne regnarono a pieno titolo  in Egitto.

Attività fisica ed educazione militare costituivano il fondamento della preparazione del futuro faraone.

  Spesso il faraone conferiva al suo erede il titolo di co-reggente per facilitargli l’ascesa al trono dopo la sua morte, attesa che poteva, talvolta, essere molto lunga.

Un faraone detiene il primato per il regno più lungo mai verificatosi nella storia di ogni monarchia. Pepi II, salito al trono quando aveva sei anni e ancora re dell’Egitto 94 anni dopo, ormai centenario.

 

Il  re

Il sovrano era più che un monarca: rappresentava gli dei e aveva poteri assoluti.
Si credeva persino che potesse portare la pioggia.

 

Origini divine

Gli egiziani credevano che in origine gli dei vivessero sulla terra e dominassero l’Egitto.
Il re era Horus, il dio falco e Osiride governava il regno dei morti.
Quando il regno terreno degli dei cessò, Horus inviò il suo spirito nella persona del re.
Alla sua morte, il re diveniva tutt’uno con Osiride e il ruolo di Horus passava al sovrano.

 

Le corone

Il faraone viene spesso raffigurato con la corona rossa dal Basso Egitto,con la corona bianca dell’Alto Egitto o una doppia.

  • Nel nuovo Regno fece la comparsa una nuova

Corona blu, detta Khephresh: più simile ad un Elmo che ad una vera corona, rifletteva l’importanza

del ruolo del re come guerriero.

  • IL sovrano viene talvolta raffigurato con indosso l’Atef, una corona alta adornata di piume di struzzo che aveva un significato religioso.

  • Il Menes era un lungo copricapo a righe. Come in altre corone, la testa di un avvoltoio e di cobra rappresentavano Nekhbet e Uadjet, dee protettrici del re.

 

Simboli regali

Nelle pitture e rilievi i faraoni impugnano spesso le insegne regali (simboli), le più importanti erano bastone e la frusta. Il bastone simboleggiava il re-pastore, protettore dei suoi sudditi . La frusta, usata per sferzare, rappresentava la punizione con cui il re colpiva i nemici.                

 Nelle scene di guerra il faraone brandisce di solito una mazza (bastone con sfera di pietra)per abbattere i nemici.

Nell’aldilà stringe l’ankh, simile a una croce, che significava “vita” e con il quale sono spesso raffigurati gli dei.

 

Potere simbolico

L’arte Egiziana esprimeva talvolta la potenza del re raffigurandolo come uno animale audace, ad esempio un leone o una sfinge.  Ciò ricordava che era un dio e  poteva apparire sotto sembianze diverse. Un’ altra immagine era quella del toro forte, che diede origine all’ heb sed, la” festa della coda”.

Il costume del re aveva la coda di un toro, come si può vedere in alcuni illustrazioni. Durante la festa , il re doveva cimentarsi in una corsa cerimoniale per dare prova di forza e rinnovare il proprio vigore.

L’ heb sed doveva corrispondere  al trentesimo anniversario  del regno, ma in realtà i re lo celebravano più spesso, specialmente per rafforzare la salute o dopo una sventura.        

Pepi II

Ankh

Heb sed

Menes

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